La Corte Costituzionale ha ritenuto non più proporzionato il bilanciamento tra la
tutela giurisdizionale del creditore e quella del debitore nelle procedure esecutive
relative all’abitazione principale di quest’ultimo in considerazione del fatto che i
giudizi civili (e quindi anche quelli di esecuzione), dopo l’iniziale sospensione
generalizzata, sono ripresi gradualmente con modalità compatibili con la pandemia.